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Alimenti biologici e alimenti convenzionali. Finzione o realtà? 1/2

prodotti bio

E' stato dimostrato che le persone che orbitano nel fitness, che facciano i pesi in palestra, bodybuilding o vadano semplicemente a correre sono più inclini a prestare attenzione alla loro dieta e alla propria salute.

Oggi è molto in voga l'anti age oltretutto, o quei comportamenti per ritardare il processo di invecchiamento. Lo sport in generale, l'attività fisica regolare, la dieta protratta nel tempo e la sua composizione sono, a pieno titolo, essenziali per invecchiare meglio e rimanere in buona salute, in forma, scongiurando l'insorgere anche di talune malattie. In tutto questo si inserisce la composizione e la scelta degli alimenti all'interno della dieta. L'agricoltura biologica ed i prodotti bio rientrano nella scelta degli alimenti. Oggi parliamo di:

Premessa: Probabilmente le cose che troverete qua sotto faranno scalpore e lasceranno un po di incredulità, ma vi invito a sgombrare la mente e non partire dal preconcetto che “è cosi perchè credo che sia cosi e in tanti crediamo da sempre che sia cosi ” e quindi si fa di tutto ed in modo che il pensiero e l'idea di base rimanga “ancora cosi” senza motivo valido alcuno. Il consiglio che vi suggerisco è di arrivare fino alla fine: trovate esempi pratici che quotidianamente si presentano sullo scaffale del supermercato quando fate la spesa e conclusioni di studi su come sia facile sbagliare e arrivare a conclusioni errate semplicemente… semplificando.

Alimenti biologici

Inizio

Oggigiorno si sente parlare sempre più spesso di “Organic foods” e dei vari aspetti salutistici che attanagliano questi cibi mistici,con la credenza che siano più nutrienti dei cibi “convenzionali” : stiamo parlando dei classici “cibi biologici” denominazione tipica italiana che in realtà dovrebbe essere cibi organici , come indicato nel regolamento europeo. Questo genere di cibi e prodotti si trovano comunemente sugli scaffali, imbustati nella carta con la foto del contadino che zappa la terra e accarezza il grano,piuttosto che nel nylon per niente bello e trasparente.

Apparentemente possono sembrare la manna dal cielo, ma è realmente cosi? O è solo una truffa o una simil-tale?

Tutto ha avuto inizio all’incirca negli anni 2000, quando l’interesse dei consumatori si è rivolto più all’aspetto salutistico della vita, facendo nascere diversi trend che ancora oggi perdurano. E’risaputo che l’agricoltura moderna usa una varietà di agenti chimici che, vuoi o meno, penetrano all’interno del raccolto contaminandolo (pensate che ci sono più di 130 classi di pesticidi). Un’esposizione massiccia a questi agenti chimici (diossine, mercurio, ecc.) sfocia in problematiche di salute alle volte gravissime, proprio per la loro acuta tossicità; purtroppo non conoscendone la quantità presente in ogni singolo alimento bisogna andarci cauti il che significa che da un lato non è possibile dire “fa male” dall'altro lato non è possibile dire “non fa nulla”, semplicemente non si sanno le quantità e che cosa, per cui non si può dare un risultato.

Passiamo al sodo però; ci sono differenze col cibo convenzionale? 

Faccio la premessa che ogni tipo di prodotto , in base al metodo di coltura, ai pesticidi, fertilizzanti e ai periodi stagionali in cui viene raccolto, presenta concentrazioni differenti di nutrienti.
Su 98,727 studi non si sono riscontrate differenze sostanziali tra “organico\biologico e convenzionale”, però in pochi si è notata una riduzione di eczema (una sorta di dermatite) negli infanti.

Riguardo alle vitamine e ai minerali presenti all’interno di frutta e vegetali invece, si è notato che il contenuto di acido ascorbico ( Vit.C) fosse leggermente superiore nei prodotti “organic” ma nonostante questa osservazione, non ci sono reviews che ne consolidano la validità e per giunta l’RDA per un adulto è e di 75-90mg di vitamina C (la RDA è il valore minimo stabilito per non incorrere in malattia)  pari a un’arancia media e qualche patata o un pomodoro in aggiunta,per cui in ogni caso è un dato che non può risuonare come “fantastico”, cioè non fa nessuna differenza insomma perchè andare in carenza in una società dove tutti praticamente possono permettersi un minimo di cibo è praticamente impossibile. Lo scorbuto storicamente veniva a chi faceva viaggi per mesi con le navi, oggi, a limite si perde tempo a trovare parcheggio per andare al supermercato,sono un po cambiate le cose insomma.

Per quanto riguarda i nitrati, in recenti studi si è notato che nei prodotti convenzionali il livello di nitrati è maggiore rispetto ai prodotti biologici. Diciamo che la paura per questi composti è nata per alcuni casi di methemoglobinemia (blue baby sindrome), dove furono riscontrate tracce realmente alte di nitrati (intorno a 10ppm).
Negli anni 70 la paura verso questi composti venne fomentata dal fatto che si pensava fossero potenziali carcinogeni. Ad oggi, è stato dimostrato il contrario. I nitrati sono,in linea di massima,benefici nel combattere disturbi intestinali e orali, questo perché agiscono come fonte “alternativa” di ossido nitrico, un importante prodotto del nostro organismo in grado di contrastare ulcere e infarti; inoltre, il bello è che non è il nostro corpo a metabolizzare i nitrati, ma i batteri che risiedono nella nostra bocca e nello stomaco.
Pensate che c’è un intero libro che ne parla, per chi fosse interessato  Nitrate and Man: Toxic, Harmless or Beneficial by J. L’hirondel .Chi deve porsi dunque il problema di un eccesso di nitrati? I bambini di pochi mesi, per la methemoglobinemia già citata in precedenza.

Un altro punto molto importante da esaminare riguarda il nutrimento del bestiame. Residui chimici,sostanze radioattive,metalli,pesticidi e altri composti sono frequenti nei cibi “convenzionali” per il bestiame: stiamo inquinati dobbiamo prenderne atto, c'è poco da girarci intorno,ma questo non deve tradursi in fobie o conclusioni affrettate.

Questa condizione di inquinamento porta a pensare che le fonti di nutrimento per gli animali  biologiche siano differenti e più “pulite” rispetto ai loro concorrenti convenzionali. Non è cosi. Sostanze pericolosissime come le micotossine sono state riscontrate in entrambi i tipi di mangime.
In una recente indagine su larga scala a Mecklenburg-West Pomerania, nella Germania dell’est, si è notato che le fonti di nutrimento degli allevamenti bio venivano conservate in capanni dove al loro interno vi erano situati diversi tipi di pesticidi come il DDT, il nitrofene ecc. Tra l’altro, il nitrofene è stato bandito dall’Unione Europea molti anni fa per via dei suoi potenziali effetti carcinogeni, anche se sfortunatamente molti allevatori lo utilizzano ancora. La salute degli animali dei sistemi di allevamento biologico deve essere accertata mediante misure preventive e vaccinazioni , oltre che promossa e mantenuta tramite un’alimentazione adeguata, un ambiente favorevole e un’ apposita selezione di razza e varietà dei capi.

C’è da considerare, inoltre, la rilevanza biologica dei pesticidi e i danni che apportano all’organismo.

 

tossine bioAi pesticidi si accoda un’altra sottoclasse di composti tossici già citate prima; le micotossine. Ci sono diverse sottocategorie di queste tossine, ad esempio le aflatossine che si riscontrano abbondantemente nelle arachidi, nel mais e alcuni tipi di cereali. La famiglia più tossica fa parte delle Aflatossine B1, dallo straordinario potere carcinogenico e mutageno. Le aflatossine M1 invece possono indurre cancro al fegato,nonostante le basse dosi , se introdotte per lunghi periodi.

Ecco una griglia inerente al contenuto di micotossine negli alimenti
bio tossici

 

Come è facile capire (nelle referenze trovate tantissimo materiale per ulteriori approfondimenti) è un discorso molto ampio che non è possibile sintetizzare in “cibo convenzionale è male” e “cibo biologico è bene” sebbene vedendo l'immagine iniziale dell'articolo si possa tendere a pensare che le cose stiano cosi.

L'interrogativo di adesso è: quale è la verità delle cose? l'immagine iniziale abbiamo detto che è stata inserita per creare una aspettativa in voi che porta a semplificare le cose con “bene” e “male” . Quanto detto sopra è solo una parte delle spiegazioni che stanno in mezzo fra il “bene ed il male “. La realtà delle cose dunque quale è? cosa c'è al centro fra il bene ed il male dell'immagine? 

NELLA SECONDA PARTE DELL'ARTICOLO : risposte su che cosa faccia bene e che cosa faccia male,cosa c'è in mezzo fra il bene ed il male,  strategie di marketing, carne biologica vs carne convenzionale , esempi pratici sopra gli scaffali, messaggio da portare a casa, referenze e ringraziamenti .