La composizione corporea è il rapporto che intercorre tra il grasso ed il muscolo. In altre parole quando ci guardiamo allo specchio e notiamo che abbiamo da perdere dei chili, dobbiamo essere sicuri che la perdita di peso avvenga a carico del grasso e non del tessuto muscolare.
I chilogrammi sulla bilancia sono solo un numero che non indica quanto siamo grassi o meno. Un atleta per esempio che frequenta la palestra e vuole aumentare la sua muscolatura sperimenterà un aumento del peso ma ciò dovrà avvenire a carico del muscolo piuttosto che del grasso.
Da qui dieta e allenamento dovranno essere cuciti addosso a lui ed il monitoraggio della composizione corporea avvenire costantemente.
Il primo passo per avere un metro di paragone è avere un punto di riferimento. Ogni programma deve quindi avere una valutazione iniziale della composizione corporea così da poter rapportare il percorso che si intraprenderà col livello iniziale. Ci sono diverse metodiche per valutare la composizione corporea e di seguite andiamo ad analizzare le principali.
Composizione corporea: la bia
La bia è una tecnica relativamente recente di misurazione di diversi parametri, come idratazione, stato nutrizionale, massa grassa e massa magra. Si basa sulle proprietà che hanno i tessuti di offrire una diversa resistenza al passaggio di una bassa quantità di flusso elettrico. Siccome ogni tessuto ha una conduttività differente diventano riconoscibili al passaggio della corrente. Il grasso per esempio ha un'alta resistenza, mentre al contrario, il muscolo ne offre ben poca.
Tramite degli elettrodi, posizionati una sulla mano, l'altro sul dorso del piede, parte la misurazione. I dati che si potranno ricavare sul monitor dello strumento saranno i seguenti
• Massa Magra (FFM)
• Massa grassa (FM)
• Massa Cellulare Attiva (ATM)
• Massa Extracellulare Inattiva (ECM)
• Acqua Corporea Totale (TBW)
• Acqua Intracellulare (ICW)
• Acqua Extracellulare (ECW)
• Metabolismo Basale
Ed infine il BMI, cioè l'indice di massa corporea.
Efficacia. L'effacia della BIA viene spesso fraintesa. I dati che escono dal monitor non sono da prendere come oro colato ma devono essere interpretati. La BIA calcola il contenuto idrico non la massa grassa di per se. Per esempio essere anche solo disidratati fa “sballare” i valori. La misurazione è di conseguenza indiretta e non troppo attendibile.
Antropometria
L’antropometria è il sistema maggiormente economico e applicabile per la valutazione della composizione corporea a partire da dimensioni, proporzioni e misurazioni del corpo umano. Lo scopo è valutare lo stato di salute generale e stato nutrizionale. Sulla base delle indicazione dell'organizzazione mondiale della sanità è il sistema più semplice per la valutazione dello stato di benessere.
Le misure antropometriche hanno 4 distinte fasi:
1- misurazione di peso e statura, con il calcolo degli indici pondero-staturali;
2- misurazione di pliche e circonferenze, tramite plicometria
3- misurazione dei diametri
4- misurazione delle lunghezze degli arti
La misurazione del peso comprende la somma di acqua (TBW, total body water), proteine (PM, protein mass), minerali (MM, mineral mass), glicogeno e grassi (FM, fat mass) . Chiaramente quindi modificazioni del peso possono dipendere da uno o più indicatori appena visti. Anche l'altezza è un indice da valutare. La sua sigla è BH (body height) e tramite la formula BW (kg) / BH (m)2 permette di individuare l'indice di massa corporea. Il BMI tuttavia è un indice molto impreciso perchè comprende sia massa magra che grassa.
Potrebbero esserci quindi persone con un alto indice di BMI, quindi teoricamente sovrappeso, ma che invece sono molto muscolose.
Plicometria
La plicometria è una tecnica che consent una valutazione obiettiva del grasso sottocutaneo. Può essere usata per diversi scopi, come
1- indicatore del livello di adiposità nei diversi distretti muscolari
2- per il calcolo delle aree muscolo-adipose degli arti,
3- indicatore del rischio di sviluppare malattie
4- indicatore preliminare per la determinazione della massa magra
La plicometria si basa sull'uso di uno strumento: il plicometro. E' una specie di pinza che misura i mm di grasso sottocutaneo in diverse zone del corpo. Le zone plicabili sono diverse e ricordiamo:
– Plica sottoscapolare
– Tricipitale
– Soprailiaca
– Coscia
– Addominale
– Ascellare
Il metodo è di facile utilizzo, ecco alcune regole base:
– Evidenziare le zone da plicare con una matita
– Afferrare il plicometro tra il pollice e l'indice
– Prendere le misure a rotazione piuttosto che consecutivo
– Mantenere lo spessore durante il rilevamento
– Ripetere le misurazioni almeno due volte
– Non prendere le misure dopo l'allenamento
La plicometria richiede esperienza e fermezza. E' consigliabile non prendere le misure da soli ma con un compagno. E' inoltre consigliato che sia sempre la stessa persona ad effettuare le misurazioni.
Nonostante non sia sicuramente precisa come misurazione è un indicatore che nel tempo può aiutare a valutare l'andamento del percorso, avendo coscienza dell'accumulo di grasso, che unitamente alle misurazioni di peso e circonferenza, permettono di valutare in maniere piuttosto oggettiva l'andamento dei risultati.