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Riflessioni sul natural bodybuilding

ronnie coleman

Bodybuilding è il nome inglese per definire quello che in italiano significa costruzione muscolare del corpo.

Quando parliamo di natural bodybuilding invece, si tende a credere che il natural bodybuilder è colui che punta a costruire muscolo e perdere grasso in maniera naturale, senza l'uso di sostanze dopanti. Prima di addentrarmi nel natural vs doping serve però avere un linguaggio comune per capirci sui termini.

Il bodybuilder

Chi si avvicina alla palestra, chi mira a migliorare la sua condizione fisica, è automaticamente un bodybuilder? dopo 1 mese di palestra si è bodybuilder? non lo so, probabilmente sarebbe più consono parlare di persona che va in palestra, però se il fine è aumentare i muscoli e perdere il grasso, allora non vedo perchè quella persona non possa essere considerata un bodybuilder, le finalità sono le stesse, ma al di là del termine usato, l'importante è capire di cosa parliamo. Un bodybuilder o aspirante tale, è colui che vuole aumentare i muscoli e perdere grasso. Natural bodybuilder o meno, a questo serve il bodybuilding, a modellare il corpo e ricomporlo.

Il termine natural, prima della parola bodybuilder, è un termine che può lasciare alcune perplessità e sulle quali si incontrano sempre discussioni su discussioni.
E' natural usare le proteine del siero del latte? sappiamo benissimo che nessuno può accusare di doping qualcun'altro perchè utilizza degli integratori di proteine, però è anche vero che la natura non le fornisce e per estrarle serve l'intervento dell'uomo, ma la stessa cosa si potrebbe dire per la pastasciutta ed è quindi palese che a questo punto, natural, non lo sarebbe nessuno e parlare di non naturalezza di cose del genere è ridicolo.

Doping

Da queste considerazioni è possibile però estendere il discorso all'uso di farmaci e sostanze dopanti. Le riflessioni sul doping hanno carattere etico-giuridico e chiaramente medico. La legge italiana stabilisce che: Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
Le federazioni, sia italiane che estere, dove si svolgono gare di bodybuilding hanno i loro regolamenti da rispettare con la liste delle sostanze proibite e fine, rispettati più o meno fittiziamente i regolamenti, si è salvi.

natural bodybuilding dopingOltre all'aspetto legale vorrei considerare però l'aspetto etico. L'etica, è un ramo della filosofia, che consiste nell'individuare cosa è giusto e cosa non lo è. La natura di ogni sport prima ancora che prestative è educativa. Dal punto di vista etico e sociale, l'utilizzo del doping, è percepito come condannabile, tuttavia come ben sappiamo è una pratica diffusa, anche e non solo nel bodybuilding.
A fianco dell'etica c'è anche l'emica, ovvero ciò che appartiene alla persona: “la vita è mia, ne faccio quello che voglio, quindi posso assumere sostanze dopanti, chi sei tu per giudicare la mia scelta?”
L'etica è invece quello che viene visto dagli osservatori. Non voglio fare la solita manfrina con giudizi verso chi fa uso di doping e condanne, e nemmeno fare riflessioni spicciole per dire “che ti dopi a fare, per vincere 3 integratori alla gara? Che fumi a fare, per buttare i soldi ed intossicarti i polmoni?

Penso che siete troppo intelligenti perché una spiegazione del genere possa in qualche modo darvi un ben che minimo valore aggiunto rispetto a ciò che non sapete già, e oltretutto, assumere sostanze dopanti è pur sempre una manifestazione di libertà dell'individuo e nessuno ha una moralità più alta di un altro per sconfinare al di là dell'etica e giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato in maniera assoluta.

Ad oggi la società, condanna fortemente il doping e le sostanze dopanti. Non voglio dire se sia giusto o sbagliato perché non sono nessuno per giudicare, ma posso dire che c'è una forte discrepanza nel trattamento degli atleti, bodybuilder o meno, che diventano allo stesso tempo spauracchi per la lotta contro il doping, ma merce per lo sfruttamento di interessi, sempre più nascosti, e sempre meno rivelati di invece è dietro le quinte delle manifestazioni.

Doping in gara

Anche questo, non lo so, per vincere si potrebbe dire. Credo però che ci sia altro, qualcosa che va oltre gli interessi economici del palcoscenico o di una gara sportiva. Secondo me c'è una distorsione di ciò che è sport, e dei suoi valori. La vittoria è diventata l'obiettivo fondamentale, essere vincenti o essere perdenti. Da qui il doping diventa l'arma da sfruttare per l'unico obiettivo, vincere. Le crociate più o meno fasulle contro il doping sono lo specchio della società contemporanea che manca di criticità e di riflessione, ma soprattutto di una educazione sportiva.

La vittoria dovrebbe essere parte interna di ogni attività, non essere l'unica cosa a cui perseguire, nel bodybuilding allenarsi, alzare i pesi, 3 4 5 volte a settimana, settimana dopo settimana, mese dopo mese, vedersi cambiare davanti allo specchio, dovrebbe essere quello che il natural bodybuilder ama e vuole fare, e non invece essere spinto a farlo per non essere un perdente, che si tratti di palcoscenico o vita di tutti i giorni.

Tutti dovrebbero sentirsi vincenti, solo perché hanno scelto di fare quello che vogliono fare e probabilmente la vittoria è dentro di noi. Nel natural bodybuilding vincere significa alzare i pesi, perdere grasso e aumentare i muscoli, nel più classico spirito sportivo.

Questo è il mio pensiero.

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